ORTOPEDIA
L’ortopedia è la disciplina medica che studia l’apparato locomotore e le sue patologie.

ESWT
Le ONDE D’URTO ESWT (Extracorporeal Shock Wave Therapy) rappresentano una valida strategia terapeutica non invasiva nel trattamento delle patologie ossee e tendinee.
Le principali applicazioni delle onde d’urto nelle patologie muscolo-scheletriche sono:
- Patologie del callo osseo (pseudoartrosi e ritardi di consolidazione)
- Patologie ossee di natura ischemica (osteonecrosi e fratture da stress)
- Calcificazioni periarticolari
- Patologie delle strutture tendinee (tendinopatia achillea, tendinopatia rotulea, tendinopatia di spalla, pubalgia, fascite plantare, epicondilite, epitrocleite)
- Lesioni muscolari (fibrosi e calcificazioni musciÏolari)

TENDINOPATIA DELLA SPALLA “PERIARTRITE SCAPOLO OMERALE
La tendinopatia della spalla è una malattia estremamente frequente. Solitamente le periartriti della spalla sono dovute ad infiammazione della borsa sottodeltoidea,essendo il tendine del sopraspinoso contiguo alla borsa lo stesso processo flogistico può interessare entrambe le formazioni anatomiche periarticolari. I microtraumi ripetuti costituiscono probabilmente un importante fattore patogenetico. Le manifestazioni cliniche sono costituite dal dolore e dalla limitazione dei movimenti articolari. Il dolore può insorgere bruscamente o subdolamente,si riesacerba in seguito a movimenti di abduzione e di rotazione esterna e specialmente durante il sonno notturno,soprattutto quando i pazienti dormono sul lato colpito. La malattia tende a cronicizzarsi con limitazione funzionale.In alcuni casi si parla di spalla “congelata” con blocco articolare.La diagnosi è radiografica ed ecografica, infatti le radiografie consentono di apprezzare la calcificazione,l’ecografia oltre alla calcificazione evidenzia la borsa sottodeltoidea il tendine del sovraspinoso e del capo lungo del bicipite brachiale. Nei casi più complessi per esempio con lesioni del tendine si può ricorrere all’esame RMN. Sulla base degli esami strumentali si potrà fare diagnosi di tendinopatia calcifica o non calcifica della spalla in entrambi i casi la terapia ad onde d’urto rappresenta un’importante strategia terapeutica sulla base degli effetti fisici antinfiammatorio analgesico e cavitazionale propri dell’onda d’urto.

Epicondilite o gomito del tennista
l’epicondilite è una patologia infiammatoria degenerativa inserzionale a carico delle strutture epicondiloidee. Studiando la biomeccanica del braccio si è visto come sul gomito durante il gesto atletico in valgo estensione si sviluppino forze di compressione assiale e di trazione sul compartimento laterale e mediale rispettivamente.Nel tennis il meccanismo patogenetico classico è rappresentato dall’esecuzione del rovescio e della volèe di rovescio soprattutto con il braccio addotto al tronco ed il polso flesso.L’epicondilite laterale è una patologia dei tendini estensori di polso e mano all’inserzione sull’epicondilo,l’epicondilite mediale o epitrocleite è una patologia dei tendini flessori di polso e mano.L’epicondilite è una patologia che colpisce frequentemente anche soggetti non sportivi che per motivi lavorativi sottopongono il braccio a microtraumi ripetitivi. Clinicamente l’epicondilite si manifesta con dolore riferito sul versante laterale o mediale del gomito associato a notevole limitazione funzionale e deficit di forza.Il trattamento comunemente consiste nel ricorso a lunghi periodi di terapia con fans o cortisonici per via sistemica o per infiltrazione locale,in sedute ripetute di fisioterapia,tuttavia tale approccio terapeutico è caratterizzato da un’alta percentuale di insuccessi e recidive. In particolare la terapia con infiltrazioni locali di cortisone può essere tenolesiva oppure può causare alterazioni dicromiche cutanee,inoltre ègravata da un’alta percentuale di recidive.La terapia ad onde d’urto rappresenta in questa tendinopatia un’ottima soluzione terapeutica priva di effetti collaterali e con alta percentuale di successi.

FASCITE PLANTARE CON O SENZA SPERONE CALCANEARE
L’aponeurosi plantare o legamento arcuato è una fascia fibrosa che decorre in avanti dalla zona plantare mediale del calcagno per fondersi con i legamenti che si inseriscono sulle dita. In determinate situazioni l’aponeurosi plantare può facilmente andare incontro ad infiammazione con conseguente insorgenza della fascite plantare. Di solito si presenta in soggetti sportivi o in soggetti che trascorrono molto tempo in piedi. Durante la corsa si possono verificare dei sovraccarichi soprattutto se l’atleta ha tendenzialmente un piede cavo che determina una maggiore tensione della fascia plantare;risulta utile in questi casi la prescrizione di un plantare. Non è infrequente anche che il dolore sopraggiunga a causa di alterazioni posturali che in qualche modo alterano l’assetto podalico e del carico su questa zona. Ciò può accadere per diversi motivi quali Soprappeso od obesità, calzature non idonee, attività sportiva. Gli sport più a rischio sono la corsa, il calcio, la pallavolo, il basket, la marcia e tutte quelle discipline che comportano notevoli sforzi sulla regione calcaneare. Da non sottovalutare anche le scarpe utilizzate per queste attività sportive;le donne che passano da calzature con il tacco alto a scarpe basse possono soffrire di tallonite perché la pressione esercitata sulle strutture ossee e legamentose del tallone aumenta in relazione alla diminuzione di altezza del tacco. La tallonite può essere localizzata a livello dell’arcata longitudinale, con o senza dolore concomitante al tallone, e in questo caso si parla di fascite plantare . In genere, il dolore ha origine nella parte intermedia dell’arcata. Il dolore compare tipicamente la mattina quando si scende dal letto e si fanno i primi passi. Una delle più frequenti cause della talalgia plantare , però, è lo sperone calcaneare, una sporgenza ossea del tallone.Le cause di questa patologia possono essere molteplici, tra le principali un’attività fisica ripetuta che aumenta le sollecitazioni ed eventuali microtraumi –magari svolta calzando scarpe inadeguate o muovendosi su terreni non idonei –che aumenta la pressione e l’irritazione sul calcagno inoltre il soprappeso o erronee e alterate posture.






